L'associazione

L'associazione

L’Associazione Nella Casa del Padre Mio è nata nel corso del 2002 anche se l’idea originale venne a Padre Giuseppe Rabbiosi già nel 2000, anno nel quale i Comboniani, l’ordine missionario cui appartiene, decisero di affidare la missione in cui egli lavorava al clero locale. Il territorio in questione è quello dell’ex missione di Abor che si trova nel sud est del Ghana, un Paese africano che si affaccia sul golfo di Guinea.

La costituzione di due Associazioni, Nella Casa del Padre Mio in Italia e In My Father’s House in Ghana, è stata voluta per dare continuità all’intervento di sostegno umano che Padre Giuseppe e i suoi confratelli stavano portando avanti in quelle terre e ciò poiché è subito sembrato evidente che l’autosufficienza del clero locale avrebbe potuto riguardare solo l’azione pastorale. L’opera delle “Associazioni gemelle” è quindi volta al mantenimento degli interventi che prima si accollavano i missionari, con particolare riferimento alle condizioni dei bambini, ma non solo. Pian piano tutto ciò che era curato direttamente dai missionari è stato organizzato e gestito con sempre migliore professionalità da personale ghanese. Chiaramente il tutto si basa per ora sui fondi raccolti in Italia che permettono a In My Father’s House di operare sul territorio.

Le finalita'

L’associazione onlus Nella Casa del Padre Mio è stata fondata con lo scopo di contribuire al miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti del sud del mondo promuovendo iniziative volte a diminuire la malnutrizione, innalzare il livello di istruzione e scolarizzazione e rafforzare la tutela dei diritti dei componenti le comunità assistite (cfr Statuto art.2 comma 3). L’associazione sostiene sostanzialmente l’operato dell’organizzazione non governativa In my Father’s House avente sede in Abor nel sud est del Ghana.

L’aiuto si concretizza nella raccolta di fondi, nell’appoggio alla realizzazione di alcuni progetti, nel reperimento di materiali e nell’invio di volontari. In my Father’s House interviene nel territorio che la circonda finanziando la costruzione di edifici per il culto e l’insegnamento, gestendo asili e scuole, favorendo l’accesso a cure sanitarie, sostenendo progetti agricoli e di riforestazione, costruendo pozzi per l’acqua potabile, oltre a garantire generi di prima necessità per i più poveri. La sede dell’organizzazione è collocata all’interno di una Casa/Villaggio dove sono ospitati alcuni (quasi 100) bambini e ragazzi molto bisognosi e in cui sorgono scuole di vario grado aperte a tutta la popolazione.

La storia

Nel 1974 arriva nel villaggio di Abor il primo missionario comboniano: padre Cuniberto Zeziola di Angolo Terme (Brescia). Presto si uniscono altri missionari, tra i quali padre Giuseppe Rabbiosi che viene assegnato alla Missione di Abor dal 1975 al 1978 e poi dal 1992 per altri 10 anni. Nel 1998 i Comboniani decidono che la Missione di Abor è ormai pronta per essere lasciata nelle mani del clero ghanese. Per questo motivo l’anno seguente padre Peppino inizia a porre le basi di un’organizzazione che possa dare continuità alle iniziative di sviluppo umano intraprese destinate ad esaurirsi senza il sostegno economico e l’impegno a tempo pieno di persone responsabili.

Finalmente nel 2001 l’ong In My Father’s House viene fondata legalmente riconosciuta dal governo locale e l’anno seguente si costituisce in Italia la onlus Nella Casa del Padre Mio per sostenere l’associazione in Ghana. A gennaio 2003 la missione di Abor viene quindi consegnata al clero locale e Padre Peppino viene destinato alla missione di Adidome a pochi chilometri di distanza. Il territorio e la popolazione su cui agisce l’ong inglobano l’intera missione di Adidome oltre all’exmissione di Abor.